OLONA VALLEY PARK

Da una ricerca sperimentale condotta alla fine degli anni '80 dagli architetti Mauro Panigo e Mirella Zampierolo, nasce una proposta di proteggere e valorizzare il paesaggio agricolo e peri-fluviale della bassa Valle Olona: gli architetti parlavano di un parco-museo per la Valle Olona, in un'area caratterizzata dalla presenza di fontanili e di acque di risorgenza, dalla presenza dei Mulini e da aree agricole già fortemente penalizzate dalla forte pressione antropica generata dalla conurbazione Sempione-Olona. Lo studio paesaggistico di Panigo e Zampierolo, ebbe una grande rilievo interdisciplinare per i suoi contenuti metodologici e le intuizioni urbanistiche che erano finalizzate a definire un nuovo modello di parco, non solo proteso alla conservazione ambientale e del suolo, ma capace di attivare azioni utili per la valorizzazione delle attività agricole, culturali e paesaggistiche del territorio. Il progetto ricevette importanti riconoscimenti internazionali (Premio Tutela Ambiente e Conservation Award). Sull'onda dell'interesse disciplinare e della rilevanza mediatica del progetto, si avviarono nuovi studi per un arco temporale quasi ventennale che videro anche la partecipazione attiva da parte delle comunità locali, fino a quando nel 2010 giunse finalmente l'istituzione a Parco locale di interesse sovracomunale (PLIS). Il territorio attuale del PLIS riprende il perimetro che proveniva della proposta originaria a parco. Uno dei casi in cui la ricerca anticipa di diversi decenni gli esiti del processo di piano e di programmazione politica e urbanistica. Oggi il Parco della Bassa Vale Olona è parte del sistema ecologico nord-sud e pone in relazione questo delicato ambiente fluviale con i parchi urbani del sistema metropolitano milanese.